Taping Elastico Applicato alla Pallavolo
La pallavolo è definita “sport di rimando”. La sua caratteristica principale è che un’azione non può essere in alcun modo interrotta durante il suo svolgimento.
È una disciplina sportiva classificata tra le attività a impegno metabolico aerobico-anaerobico alternato. La sua componente meccanica muscolare fa riferimento a forza reattiva ed esplosività muscolare. La capacità di concentrazione è sollecitata per tutta la durata del gioco, con scambi di palla ogni 2-4 secondi e azioni di gioco che durano, in media nell’alto livello maschile, tra i 9 e i 50 secondi. Per azioni di gioco s’intende il periodo di tempo che intercorre tra la “battuta” e il momento in cui la palla viene dichiarata non più giocabile dall’arbitro.
Dal punto di vista “bio-meccanico”, i tipi di movimenti che maggiormente si osservano nella pallavolo sono due: 1“movimenti udarnici” – imprimono una data velocità di volo alla palla (es: colpo d’attacco battuta). 2 “movimenti di ammortizzamento”- ammortizzano i colpi e danno direzione precisa alla palla verso l’obiettivo (es: bagher di ricezione, palleggio). L’atleta deve tener conto di numerosi fattori fisici, quali la distanza dell’obiettivo, la massa dell’attrezzo (palla), l’ampiezza dei movimenti, l’angolo di posizione, le condizioni motorie iniziali.
L’allenamento
La pianificazione del carico si rende necessaria per ottenere la massima efficacia dagli stimoli allenanti somministrati. Questo necessita una strategica suddivisione della stagione prima, del mese e settimana poi, combinando negli allenamenti tutte le capacità necessarie.
La struttura del programma di allenamento
Il programma può essere strutturato per: – un campionato lungo con un periodo di preparazione relativamente breve; – un campionato a fasi collocate in un periodo lungo con periodo di preparazione adattato; – un’attività agonistica concentrata con periodo di preparazione lungo.
Traumi muscolari e tendinei
Nella pallavolo maschile e femminile l’infortunio più frequente è rappresentato dai traumi distorsivi di caviglia. Nella classificazione dei traumi acuti distorsivi e contusivi, che avvengono maggiormente sotto rete, rientrano in ordine di frequenza i traumi delle dita della mano, poi del ginocchio.
Per quanto concerne la patologia microtraumatica (overuse, sindrome da gesti tecnici ripetuti e da posizioni dipendenti anche dal ruolo del giocatore), buona parte degli studi che si sono occupati di traumatologia del volley concordano nell’indicare come problemi più ricorrenti: il coinvolgimento del ginocchio, con la tendinite dell’apparato estensore, della spalla con la sindrome da conflitto e, in ultimo, il dolore cronico a livello lombosacrale. Analizzando le problematiche del ginocchio, va evidenziato come si sia riscontrata una maggiore incidenza di tendinopatia rotulea nei giocatori con elevate doti di potenza muscolare e di salto e con una maggiore potenza muscolare. Indipendentemente dal ruolo la condropatia rotulea è comune nei giocatori con una carriera di lunga durata.
E’ importante sottolineare che la pallavolo fa parte delle attività sportive caratterizzate da gesti tecnici ripetuti. Questi prevedono l’utilizzo dell’arto superiore in gestualità effettuate sopra il capo e rendono la spalla vulnerabile a patologie. Nella maggiore parte dei casi ciò determina lesioni da sovraccarico a scapito delle strutture capsulo-legamentose e muscolari. Le più frequenti, sono l’impingement subacromiale (sindrome da conflitto), le lesioni della cuffia e l’instabilità di spalla.
Applicazione Taping Elastico nel palleggiatore e libero
L’applicazione del taping elastico nel “palleggiatore e libero” mira a dare maggior forza all’atleta quando deve palleggiare e spingere la palla lontano. La concatenazione mio-fasciale che verrà bendata è composta dai muscoli flessori del polso, i tricipiti, i fasci anteriore del deltoide e i fasci superiori dei pettorali, che creano la relativa catena cinetica di movimento che si vuole andare a stimolare.
Applicazione del Taping Elastico nel palleggio
L’applicazione del taping elastico per il “palleggio” mira alla stimolazione della muscolatura flessoria del polso e alla muscolatura lunga e breve del pollice. Il rinforzo di questa concatenazione mio-fasciale ha lo scopo di fornire maggior forza nelle mani durante il palleggio e più precisione e simmetria nella spinta.
Applicazione del Taping Elastico nell’ attaccante
L’applicazione del taping elastico per l’“attaccante” mira alla stimolazione della muscolatura flessoria del polso, del muscolo tricipite brachiale, del muscolo deltoide, del muscolo gran dorsale, del muscolo gran pettorale e degli addominali obliqui. L’applicazione è composta di due traiettorie distinte applicate sull’arto dominante.