Gli atleti di alto livello in tali discipline devono poter sostenere delle sequenze rapide di sforzi muscolari intensi ed esplosivi, intercalate da fasi di recupero incomplete. Analisi accurate sul comportamento di gara di atleti professionisti hanno evidenziato che i combattimenti diventano sempre più offensivi, dinamici, rapidi e, proprio per questo motivo, gli aspetti condizionali assumono grande importanza.
Altra qualità sport-specifica fondamentale è la forza nelle sue varie manifestazioni, in grado di far diventare esplosivo un movimento, di determinare la rapidità di esecuzione di una percussione, presa o proiezione. L’elasticità muscolare, che permette di eseguire movimenti di grande raggio, è un altra caratteristica determinante che consente di accentuare l’efficacia della forza-velocità parallelamente all’aumento dell’ampiezza del gesto atletico.
Trattandosi di discipline sportive di situazione individuali, considerando il tipo di movimento, le caratteristiche generali e specifiche, vari sono i metodi di allenamento utilizzati e strettamente connessi all’obiettivo da raggiungere, finalizzati all’aumento delle capacità prestative dell’atleta. I metodi di allenamento principalmente utilizzati sono quelli di forza nelle sue varie forme e manifestazioni: forza massimale, forza rapida, resistenza alla forza. Nelle categorie Pro, dove le protezioni da regolamento sono ridotte al minimo e il contatto è pieno, il corpo è soggetto a traumi muscolotendinei, ossei ed articolari, sia di tipo diretto che indiretto.
La postura del combattente presenta solitamente un’accentuazione della curva cifotica dorsale, presumibilmente a causa di un maggior sviluppo della muscolatura anteriore (intrarotatoria) e dell’atteggiamento abituale degli arti superiori in copertura del volto (guardia alta), riduzione della lordosi lombare, retroversione del bacino, extrarotazione più accentuata degli arti inferiori.
L’applicazione specifica del Taping Elastico® negli sport di combattimento prevede l’utilizzo di due tecniche in particolare che sono concepite per migliorare le prestazioni e per aiutare le fasi di recupero da traumi e infiammazioni: l’applicazione per il pugno e quella per il calcio.
L’applicazione pugno mira alla stimolazione del tricipite brachiale, del deltoide, del gran pettorale e del trapezio. Il rinforzo di questa concatenazione mio-fasciale determina, visti i risultati sperimentali, un potenziamento della componente esplosiva e una diminuzione di affaticamento in allenamento e gara.
L’applicazione calcio mira alla stimolazione del tibiale anteriore, del vasto laterale, del piccolo e medio gluteo e del tensore della fascia lata. Il rinforzo di questa concatenazione mio fasciale determina, visti i risultati sperimentali, un potenziamento della componente esplosiva e una diminuzione di affaticamento in allenamento e in gara.